Azienda agricola Biologica Podere Risalso

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Allevamento Etico

L'azienda agricola Podere Risalso si estende per 123 ettari, in parte boschivi e in parte seminativi, biologici sin dal 2004. Nonostante gli animali siano allevati allo stato semibrado, tutte le mattine il personale dell'azienda li va a controllare e porta loro dei foraggi macinati coltivati in azienda, come orzo, farro e favino che integrano la dieta che questi suini colmano già parzialmente con quello che trovano nel bosco. l'allevamento etico garantisce benessere fisico e psicologico agli animali che conducendo una vita sana e all'aria aperta garantiscono una qualità eccellente delle carni.

 www.allevamentoetico.org

 
 
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CINTA SENESE D.O.P.

"la Cinta Senese è l’unica razza suina toscana sopravvissuta all’estinzione. Una razza sicuramente molto antica: gli agricoltori più anziani ricordano di averla allevata da sempre ed è ben riconoscibile nell’affresco trecentesco del “Buon Governo” di Ambrogio Lorenzetti. Come tutte le vecchie razze è molto rustica, ideale per l’allevamento brado e semibrado: oggi, come un tempo, cresce libera, nei prati e nei boschi di querce e lecci, nutrendosi perlopiù di erbe e ghiande. Un elemento importante caratterizza la Cinta Senese: la carne, infatti, è venata di grasso in modo omogeneo, mentre di solito parte magra e parte grassa sono nettamente separate. Per questo è straordinariamente saporita e profumata."

- dal sito di Fondazione Slow Food

 
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L’AGNELLO DI RAZZA POMARANCINA

"Soltanto una ventina di anni fa, la pecora di razza pomarancina sembrava destinata all’estinzione. La pomarancina è di colore bianco e taglia media. Gli agnelli sono macellati verso i sessanta-novanta giorni, quando hanno raggiunto il peso di circa 25 chilogrammi. La loro carne, caratterizzata da un colore rosa scuro che contrasta con il bianco della parte grassa e da una buona consistenza, è ottima cucinata al forno oppure per fare il ragú e, per queste ragioni, è molto apprezzata dalla gastronomia locale. Tradizionalmente gli animali sono allevati in gruppi di una cinquantina di capi, per usufruire al meglio del pascolo circostante."

 

- dal sito di Fondazione Slow Food